“A DIMORA”

La prima residenza d’artista della Montagna Fiorentina

Mettere a dimora vuol dire collocare una pianta nel terreno in maniera definitiva.

Nell’estate del 2023 Luca Boffi (Alberonero), Agnese Banti, Simone Carraro e Iacopo Seri hanno soggiornato nel Comune di Londa, sulla Montagna Fiorentina, con l’obiettivo di progettare un’opera in dialogo con il paese e la natura che lo circonda all’interno di un percorso pensato per dare risalto alla relazione e alla pratica del fare.

Il terreno che li ha accolti - fatto di rocce, acqua, asfalto e mattoni in cotto - è uno spazio fisico capace di far germogliare succosi pomodori, di sostenere legni con forme astratte e di far risuonare un vecchio canto popolare nella sera. Durante la residenza la terra si è fatta luogo dell’incontro e della parola, della solitudine e della comunità, casa di suoni e di silenzio. Sui sentieri della foresta, tra le strade del paese è stata istituita una liturgia, nelle mattine inondate di sole e nelle sere alle luci dei lampioni si sono instaurati rituali per guardare assieme una nuova sacralità. Si è sussurrato un nuovo dogma, indiscutibile ed universale nella sua flebile temporalità, si è celebrato un divino pagano, altro da noi eppure che ci parla da molto vicino.

I lavori nati durante A dimora restituiscono a pieno un’immagine del luogo fatta di moltitudini, di vecchie storie e nuove tradizioni e di indissolubile legame con la natura.

In questo video trovate il racconto di questa esperienza, attraverso le voci dei suoi protagonisti.

 


Di seguito una breve introduzione alle opere degli artisti

Agnese Banti
“Fior di mezzogiorno…”, 2023

Installazione sonora per la torre dell’orologio di Londa
Progetto sonoro e stornelli: Agnese Banti
progetto informatico: Andrea Trona
allestimento tecnico: Daniele Carcassi

Agnese Banti interpreta il nostro rapporto col tempo: a cosa volgiamo lo sguardo, dove tendiamo l’orecchio, avvolgendolo in sonorità riposte intimamente nella vita del paese di Londa.
Il rintocco dell’orologio del Palazzo Comunale diventa l’incipit di una storia più grande: una torre laica che parla alla sua comunità facendosi spazio fisico e non più solo simbolo.
Sono le 13 - “fior di Genziana”, ora le 16 - “fior della Sieve”, poi le 20 - “per le ore Londa ha venduto il sole”. L’installazione sonora porta alla luce la poetica dell’umano e la sua storia, intervallando alle parole il suono dimenticato dei vecchi ingranaggi dell'orologio.
Gli stornelli composti e interpretati dall’artista si propagano per il paese allo scoccare di ogni ora, generando un tempo fuori dall’ordinario in cui ritrovarsi.

Luca Boffi (Alberonero)
Pane per pane, 2023
Pani, strofinacci di cotone

Pane per pane è una performance che nasce ben prima del suo accadimento. E’ l’incontro di comunità vicine, quelle di Londa e di Castagneto, unite dall’artista nella sua ricerca del rituale e del quotidiano.
Nell’atto della panificazione, il lavoro assume forme diverse, modellate dalle fonti da cui l’acqua è raccolta, dalla scelta delle farine, delle erbe selvatiche e dalle molte dita che lo impastano, imprimendovi sopra le abitudini e gli umori dei luoghi.
I pani una volta cotti sono portati nel Bosco di Sant’Elena, lì vengono scambiati, donati, festeggiati. E’ ora possibile assaggiare e cibarsi delle storie di chi li ha preparati per celebrarne le infinite peculiarità. Avvolto in bianchi strofinacci di cotone il pane quotidiano si fa gesto conviviale, dono per la comunità.

Simone Carraro
Lingua di muschio e denti di sasso, 2023
Vernice al quarzo su pietra

"Lingua di muschio e denti di sasso, dalla bocca del bosco irrompe la commedia dei simboli".
L’opera di Simone Carraro mostra gli imperscrutabili processi metamorfici del paesaggio a partire dalle suggestioni raccolte durante le sue “bipedi ricognizioni”.
La decomposizione di un tronco, l'abbandono delle aree coltivate, l’evoluzione dei microrganismi nell’acqua del torrente emergono nelle pitture dell’artista tramutate in nuove simbologie all’interno di un’antica cava.
Lingua di muschio e denti di sasso è un’epopea per immagini in cui convivono arcaici simboli e interrogativi su possibilità future a formare una scenografia rupestre.
Parte del lavoro dell’artista consiste nel trasformare l’anfiteatro naturale in cui si è inserito in uno spazio per l’arte, in cui possano nascere nuove e inedite produzioni.
Il lavoro si trova lungo il Sentiero dei Mezzadri, nella località di Caiano nei pressi del sentiero CAI 207A.

Iacopo Seri
Sinfonia n.1 per voci e foresta, 2023
Frottage, altoparlanti, voci

Sinfonia n.1 per voci e foresta è un omaggio alla relazione che il paese di Londa ha con la natura.
Il lavoro si è dipanato nel tempo partendo da una camminata notturna in solitaria per esplorare nel dettaglio la foresta e i suoi suoni per trasformarsi in una performance collettiva alla luce della luna piena del primo d’agosto. Quella sera, orchestrati dall’artista, i partecipanti hanno scoperto un linguaggio arcaico, ascetico, in cui la rinuncia alla parola permette di ritrovarsi insieme.
L’esperienza vissuta nel cuore dell’estate ritorna ora alla comunità con una sinfonia impastata di fronde, sassi e voci che risuona dentro il bar locale - luogo di incontro, di convivialità e di scambio. Nel mentre, la grana delle cortecce di douglasie, castagni, pini e faggi diventa visibile nei grandi frottage che abitano i muri del paese, scandendone il ritmo naturale.

Naviga la mostra digitale per scoprire le opere realizzate dagli artisti, ispirate a Londa e alla Montagna Fiorentina

 

Le residenze d’artista sono un intervento del progetto “Montagna Fiorentina” - RIGENERAZIONE CULTURALE DEI COMUNI DI LONDA E SAN GODENZO - CUP E58C22000000006 Finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU PNRR M1C3 I2.1 "ATTRATTIVITÀ DEI BORGHI STORICI"

Ultimo aggiornamento: Gio, 19/10/2023 - 12:52